Quanti genitori separati lamentano il fatto di non riuscire a parlare di non avere un dialogo con il proprio figlio. Tantissimi.
Può capitare che il quando il figlio si reca dal genitore non “collocatario” (orribile definizione) cerca di rimanere isolato, respingendo qualsiasi contatto o tentativo di approccio con il padre o la madre.
Il genitore tenta di intraprendere qualsiasi iniziativa pur di relazionarsi con il figlio. Iniziative pratiche del tipo “andiamo al McDonald’s” oppure “facciamo un giro”. Anche in questi casi, arriva il diniego del figlio “no, non mi va”.
Aumenta così la frustrazione del genitore, sempre più in difficoltà. Il senso di impotenza e anche di inadeguatezza del genitore potrebbero provocare reazioni scomposte e aggressive nei confronti del figlio, attraverso rimproveri e provocazioni. Tutto questo non fa che aumentare il distacco dal proprio figlio il quale, in molti casi, continuerà a rispondere con il silenzio.
Un silenzio attraverso il quale, però, esprime il proprio disagio.

E allora inutile insistere e perseverare con le medesime iniziative fallimentari. Sono necessari dei cambiamenti.

E prima di tutto, iniziare a porsi qualche domanda:

– qual è il mio approccio nei confronti di mio figlio? Secondo me è corretto, ma magari mio figlio lo percepisce inadeguato.
– qual è il mio stile comunicativo? Troppo aggressivo? Provocatorio?
– tendo ad entrare in sfida con mio figlio? Lui non mi risponde e io insisto per fargli capire chi comanda?
– dove sono le emozioni del genitore e del figlio?
– come sta questo figlio? Cosa non riesce a comunicare?

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By Published On: 12 Gennaio 2022Categories: Relazioni0 CommentsTags: Last Updated: 12 Gennaio 2022

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