E’ una delle frasi molto spesso pronunciate da mogli e madri che subiscono violenza all’interno dell’ambito familiare
Mio marito usa violenza nei miei confronti, ma non riesco a lasciarlo per paura. Che fine faremo io ed i miei figli?
La domanda probabilmente potrebbe essere riproposta in “Che fine faremo io ed i miei figli continuando a vivere in casa e subendo violenza?
Non ci sono soluzioni alternative, quella più indicata è senz’altro denunciare il marito-padre violento e lasciare al più presto l’abitazione familiare insieme ai figli.
Cosa comporta una querela per maltrattamenti in famiglia?
Il reato di maltrattamento in famiglia è perseguibile ex art. 572 c.p. (perseguibile d’ufficio).
Una volta che la donna sporge querela scatta immediatamente il c.d. “codice rosso” ex L. 69/19 che prevede una serie di iniziative a tutela della donna e dei figli minorenni.
Ho paura di denunciare perché temo le reazioni violente di mio marito
Le reazioni violente probabilmente sono già in atto e non possono che essere reiterate nel tempo, provocando un potenziale peggioramento della situazione. Per cui non bisogna avere paura di denunciare, ma paura di continuare a subire la situazione di maltrattamento. In realtà, l’unico a provare sentimenti di paura è chi utilizza la violenza come atto per affermare il proprio potere.
Mio marito mi ha assicurato che cambierà
Niente di più errato e fuorviante. Il marito-padre che utilizza violenza fisica nei confronti della moglie supera quel limite invalicabile oltre il quale difficilmente si riesce a tornare indietro. Non cambierà, anzi peggiorerà perché sottostare alla violenza, anche per una sola volta, significa trasmettere un messaggio molto pericoloso di sottomissione.
Mi posso rivolgere ai Servizi Sociali?
E’ necessario rivolgersi prima di tutto all’Autorità Giudiziaria: Procura della Repubblica, Polizia, Carabinieri.